AGÌMUS

RAPPORTO EPISTOLARE FRA DUE GENI: BEETHOVEN-GOETHE

VINCENZO MARIOZZI clarinetto
FRANCESCO MARIOZZI violoncello
EUGENIA TAMBURRI pianoforte
GIANCARLO LUCE voce recitante

Beethoven desidera ardentemente incontrare Johann Wolfgang von Goethe, il più fine – e venerato – intellettuale dell’epoca, scrittore, poeta, drammaturgo, naturalista, genio fra i più possenti e versatili di tutti i tempi, protagonista assoluto di un profondo mutamento nella coscienza culturale tedesca ed europea. Lo desidera almeno dal 1809, da quando, cioè, ha ricevuto l’incarico di scrivere le musiche di scena per il suo Egmont, tragedia in cinque atti (1787). Anche se autodidatta, Beethoven è un compositore colto. Il suo mondo musicale è tutt’altro che avulso dal contesto letterario dell’epoca. Tra i contemporanei, oltre a Goethe e Hoffmann, predilige Schiller e Klopstock; tra i classici ama soprattutto Shakespeare e Omero. La letteratura gli è indispensabile, contribuisce a fargli comprendere il significato del proprio fare musica, a nutrire un umanesimo, che per lui rappresenta quasi un’idea religiosa della realtà.
Il 12 aprile 1811, Beethoven scrive a Goethe per manifestargli l’entusiasmo con cui si era impegnato a tradurre in musica la sua tragedia e quanto desideri conoscere il suo giudizio in proposito: “Anche se fosse di biasimo sarà proficuo per me e per la mia arte, e sarebbe bene accetto come il più grande elogio”. Goethe è soddisfatto, vede una perfetta coincidenza tra le proprie idee e la musica di Beethoven.
Il rapporto tra quei due geni immortali, tuttavia, non sarà sempre caratterizzato da tanta armonia ed equilibrio. Il futuro di quella relazione, anzi, sarà segnato da un’intesa mancata.
L’incontro con Goethe fu un fatto che comunque lasciò un segno profondo nella vita del musicista.
Il progetto del Trio Mariozzi, composto da Vincenzo Mariozzi, il clarinettista italiano più importante del XX secolo, dal figlio Francesco Mariozzi (violoncello) e da Eugenia Tamburri (pianoforte), con Giancarlo Luce (voce recitante), indaga alcuni aspetti privati di Ludwig van Beethoven, messi in luce dall’incontro con Goethe, attraverso la lettura di alcune lettere dell’epistolario beethoveniano intermezzate dall’esecuzione di due capolavori del corpus cameristico beethoveniano: il Trio Op. 11 e il Trio Op. 38, entrambi per pianoforte clarinetto e violoncello.

 

BIGLIETTI (posti numerati)

Platea e Palchi centrali di I e II ordine: 15 euro | 10 euro (ridotto under 30, disabili)
Palchi laterali di I e II ordine: 13 euro | 8 euro (ridotto under 30, disabili)
Loggione: 10 euro | 5 euro (ridotto under 30, disabili)
INGRESSO GRATUITO TITOLARI AgìmusCard (tutte le tipologie)

BIGLIETTERIA C/O TEATRO VAN WESTERHOUT (il giorno dell’evento)

Data

10 Mag 2025

Ora

20:45

Costo

€15.00

Luogo

Teatro Comunale Niccolò van Westerhout
Teatro Comunale Niccolò van Westerhout
Via Van Westerhout 17, 70042 Mola di Bari (BA)