L’ARCA E L’ORCHESTRA
GUITARKESTRA
Musiche di Machado, Cardoso, Kindle, Battisti, Salinas
OpenConcert
GAIA CARDINALE, soprano
Dodici chitarristi, due arpiste, quattro flautiste e altrettanti percussionisti formano la GuitArkestra, formazione nata in seno al Conservatorio Nino Rota di Monopoli dal lavoro dei docenti Domenico Di Leo e Francesco Di Giandomenico, costruttori di una piccola arca capace di navigare i mari della musica con uno spirito di condivisione e tanta voglia di sperimentare, senza porsi limiti. È, infatti, un viaggio tra i generi, gli stili, le epoche e le geografie sonore il programma studiato per quest’appuntamento dell’Agìmus, con una serie di proposte che attraversano le Americhe e l’Europa per toccare, infine, l’estremo Oriente, con gli arrangiamenti realizzati dagli stessi Di Leo e Di Giandomenico. L’ensemble ha pure una sua sigla, la «GuitArkestra Theme Song» firmata come We Got Rhythm Project da Domenico ed Enzo Di Leo, un «funny blues» che introdurrà il concerto proiettandolo verso l’elaborazione delle danze popolari brasiliane «Ponteio» e «Frevo» di Celso Machado, musicista, chitarrista e percussionista brasiliano specializzato in musiche etniche e da oltre quarant’anni residente a Vancouver, in Canada, tra i Paesi punto di riferimento della propria attività artistica con Stati Uniti ed Europa, dove Machado ha anche aperto i concerti di Gilberto Gil e Bebel Gilberto.
Si rimarrà in Sudamerica con la «Milonga» di Jorge Cardoso, chitarrista e compositore argentino, allievo di Lucas Braulio Areco e Luis J. Cassinelli, attualmente residente in Spagna, dov’è stato il fondatore della Madrid Guitar Chamber Orchestra ed è presidente dell’Organizzazione internazionale per la diffusione della musica latinoamericana, della quale lui stesso è considerato uno dei massimi rappresentati con oltre quattrocento opere all’attivo, tra cui il ciclo di 24 Pezzi sudamericani da cui è tratta «Milonga», nella cui esecuzione saranno impegnati in veste di solisti Alessandro Pertosa e Giovanni Sabatelli.
E su una figura quasi mitologica, João Teixeira Guimarães, più comunemente noto come João Pernambuco, famoso chitarrista e compositore brasiliano d’inizio Novecento, i riflettori si accederanno con «Songs de Carrillhões», un pezzo del 1926 con il quale Pernambuco s’impose come uno dei primi musicisti a definire sulla chitarra lo stile «choro». Solista sarà Giovanni Sabatelli, mentre un arrangiamento collettivo è stato pensato per il brano successivo, «Kalimba» dello svizzero Jürg Kindle, una composizione basata su ritmi africani e afrocubani la cui tavolozza sonora imita strumenti a percussione arcaici, il kalimba, per l’appunto, un pianoforte africano a «pollice» cui rimanda la natura ritmica del pezzo, comunque ricco d’invenzione melodica.
Con un balzo si finirà dall’altra parte del mondo con «Merry-Go-Round of Life» del giapponese Joe Hisaishi, noto per aver collaborato con i due più famosi cineasti giapponesi del tardo Novecento, vale a dire Hayao Miyazaki e Takeshi Kitano, per i quali ha scritto le colonne sonore di quasi tutti i film, e poi con un medley di musiche per altri prodotti di animazione nipponica, i cosiddetti «anime», realizzate da Kōhei Tanaka, Shirō Hamaguchi, Toshio Masuda, Shirō Sagisu e Katsuo Ohno.
Nella parte finale si ascolteranno un omaggio di Francesco Di Giandomenico a Federico Fellini e al suo «alter ego» sonoro Nino Rota con Sketch n. 3 da «Music for a While», quindi un adattamento del classico di Lucio Battisti «I giardini di marzo» e, in chiusura, il celebre «Alturas» di Horacio Salinas, pezzo dal suono «andino» che è stato sigla del gruppo cileno Inti-Illimani e tra gli inni della resistenza cilena al regime sanguinario di Pinochet.
BIGLIETTERIA C/O TEATRO VAN WESTERHOUT (il giorno dell’evento)