LA CAMERA DELLE MERAVIGLIE
TRIO MISTRAL
ANTONIO PUGLIA, clarinetto – ANDREAS KOCH, violoncello – MARIANO MELONI, pianoforte
Musiche di Beethoven, Mendelsshon, Rossini, musiche klezmer della tradizione ebraica
OpenConcert
KATERINA UKHATIUK, pianoforte
Spazia da Beethoven alla musica klezmer il programma del Trio Mistral, formatosi nel 1987 e oggi costituito da Antonio Puglia (clarinetto), Andreas Koch (violoncello) e Mariano Meloni (pianoforte): tre musicisti capaci di esprimersi con un’intesa perfetta dopo il lungo periodo di studio e perfezionamento cameristico impiegato con illustri maestri, a partire dal violista Bruno Giuranna, tra i fondatori de I Musici, del Quartetto di Roma e del Trio Italiano d’Archi. Vincitori di concorsi nazionali e internazionali, i musicisti del Mistral si propongono in trio non solo con programmi classici di rara esecuzione, ma anche con arrangiamenti ed elaborazioni proprie di composizioni appartenenti a vari generi musicali con consensi di pubblico ma anche da parte della critica, che ha costantemente sottolineato l’aderenza stilistica di questi tre esecutori alle musiche proposte e il loro coinvolgente affiatamento. Il Trio Mistral, che ha collaborato con prestigiosi gruppi cameristici come il Benthien Quartett di Amburgo e il Kläring Quartett di Vienna, vanta non solo numerose registrazioni dal vivo, ma anche incisioni in studio, come quella realizzata nel 1993 e dedicata a musiche di operisti italiani dell’Ottocento, alcune delle quali adattate dagli stessi componenti dell’ensemble. E in questo concerto esplora alcune importanti pagine del repertorio per trio con clarinetto, a partire dal Trio in si bemolle maggiore op. 11 di Ludwig van Beethoven. In questa pagina il genio di Bonn sperimentò ogni tipo di possibilità combinatoria tra i tre strumenti, sottoposto a spunti spesso sorprendenti sia sotto il profilo armonico che ritmico. Venne soprannominato «Trio Gassenhauer» in quanto nel terzo movimento un tema dell’opera dell’ungherese Joseph Weigl, «L’amore marinaro», venne sottoposto a nove varianti. Tra l’altro, questo Trio, pur essendo stato inizialmente scritto per pianoforte, clarinetto e violoncello, fa parte integrante dei Trii per archi e pianoforte di Beethoven, in quanto il violino divenne quasi subito l’alternativa ufficiale al clarinetto, rimasto tuttavia lo strumento di riferimento di questa pagina nelle esecuzioni dal vivo. Seguirà il Konzertstück (Pezzo da concerto) n. 2 op. 114 di Felix Mendelssohn Bartholdy, opera musicale accattivante nella quale l’autore mostra il proprio straordinario talento compositivo. Scritto per due clarinetti e corno di bassetto, il Konzertstück n. 2 è caratterizzato da una meravigliosa bellezza melodica e da un insieme di intricate armonie e passaggi virtuosistici. Inizia con un tono febbrile, ma poi l’umore si alleggerisce momentaneamente con l’inserto di brevi cadenze per ognuno degli strumenti solisti, prima che il movimento iniziale si concluda con un brillante fiorire all’unisono dei tre strumenti. Un po’ più cupo risulta il secondo movimento, con gli strumenti solisti che si muovono in coppia, oppure imitandosi a vicenda, ponte verso un finale spensierato e allegro nel quale le risorse degli strumenti vengono sfruttate al massimo delle loro possibilità.
Nella seconda parte del concerto si ascolteranno delle riduzioni della Sinfonia dal dramma giocoso «L’italiana in Algeri» di Gioacchino Rossini, oltre a una serie di trascrizioni originali di musiche da film e un florilegio di brani klezmer, genere musicale tradizionale degli ebrei ashkenaziti dell’Est Europa formato prevalentemente da brani d’accompagnamento per balli, matrimoni e altre celebrazioni.
BIGLIETTERIA C/O TEATRO VAN WESTERHOUT (il giorno dell’evento)