AGÌMUS

HA DA PASSÀ ‘A NUTTATA

Concerto per Eduardo a 40 anni dalla morte

di e con Maurizio Pellegrini
EPOS ENSEMBLE
LEONARDO CATTEDRA
, clarinetto
CARMINE SCARPATI, violino I
CRISTINA CIURA, violino II
PAOLO MESSA, viola
GIUSEPPE GRASSI, violoncello
Musiche originali di Paolo Messa

Eduardo De Filippo è unanimemente annoverato tra i maggiori autori drammatici del Novecento italiano. E in occasione del 40esimo anniversario della scomparsa, Epos Teatro gli dedica un concerto per quartetto d’archi, clarinetto e voce recitante. Gli interventi dell’attore Maurizio Pellegrini, che firma anche la drammaturgia, vengono contrappuntati dalle musiche originali di Paolo Messa, tra i componenti (alla viola) dell’Epos Ensemble presente in scena, del quale fanno parte Leonardo Cattedra al clarinetto, Carmine Scarpati e Cristina Ciura ai violini e Giuseppe Grassi al violoncello. Il concerto s’intitola «Ha da passà ‘a nuttata», come la celebre battuta di «Napoli milionaria!», commedia che al grande Eduardo venne in mente nel 1945, con l’Italia appena uscita dall’incubo della Seconda Guerra Mondiale. Sono queste le parole pronunciate dal medico al capezzale di Rituccia, la figlia di Gennaro e Amalia Jovine alla quale ha appena somministrato il farmaco che dovrebbe guarirla. Il medico è fiducioso per il decorso della malattia, ma dice che bisognerà aspettare qualche ora prima di poter scongiurare definitamente il pericolo. La bambina si salverà se passerà la nottata, precisa il dottore con parole diventate in quegli anni un vero e proprio simbolo di speranza e ottimismo. La commedia diventerà un film nel 1950, sempre diretto e interpretato da De Filippo, ma con qualche scena cambiata e un ruolo disegnato apposta per Totò. Tuttavia, diceva Eduardo, il cinematografo non ha niente a che vedere con il teatro, non dà la stessa soddisfazione. «Perché il cinema – spiegava – è la futura vergogna che gli attori non potranno cancellare quando in futuro certi film faranno ridere anziché piangere. L’attore, quando muore, deve morire per sempre». E proprio il teatro di Eduardo, un gigante della cultura del Novecento, ha offerto lo spunto a Pellegrini e ai suoi compagni di viaggio verso la ricerca di una verità che partisse dalla concretezza umana dei protagonisti fino ad approfondirne l’originale pensiero filosofico, celato nelle sonorità viscerali dell’idioma partenopeo dall’autore. Alla sua riscoperta, al suo genio teatrale, alle sue grandi doti di interprete di una società decadente è dedicato, pertanto, questo lavoro, fatto di memorie, poesie e, naturalmente, di teatro. Uno lavoro pensato come un breve percorso sulla «comunicazione difficile», tema ricorrente nella drammaturgia eduardiana, attraverso la viva voce dei personaggi a lui più cari, dalla stessa famiglia Jovine di «Napoli Milionaria!» a De Pretore Vincenzo, il mariuolo dell’omonima commedia del 1957, passando per Filumena Marturano, emblema della forza disarmante delle donne, per arrivare, infine, ai tipi de «L’arte della commedia», anche questo lavoro, come i precedenti, incluso nella raccolta «Cantata dei giorni dispari». Un omaggio musicale «da camera» per ritrovarsi tutti insieme nel camerino di Eduardo, o in quel basso in cui da troppo tempo aspettiamo che finalmente passi «’a nuttata».

Data

22 Dic 2024

Ora

19:15

Costo

€10.00

Luogo

Teatro Comunale Niccolò van Westerhout
Teatro Comunale Niccolò van Westerhout
Via Van Westerhout 17, 70042 Mola di Bari (BA)